Barletta Calcio in silenzio. Lo fa sapere la società con uno scarno quanto eloquente comunicato stampa, che sancisce la decisione di cucire le bocche di tutti i tesserati fino al 30 giugno del 2023. “Alla base della decisione – si legge nel comunicato – la volontà di rispettare i giorni di riflessione in capo alla società dopo le dichiarazioni della dirigenza”. Dichiarazioni arrivate non in una conferenza stampa pubblica, ciò che ci ci si sarebbe atteso e che la piazza avrebbe meritato dopo una stagione in cui ha garantito fiducia e pienoni sugli spalti in ogni partita casalinga e rubato l’occhio in trasferta, ma in trasmissioni private. Scelta poco comprensibile, che matura in un momento in cui catalizzare l’entusiasmo generato da una stagione da voti altissimi sul campo, con il quarto posto e la semifinale playoff raggiunta, sarebbe stata l’opzione più facile da percorrere.
Raramente si era visto nel calcio un silenzio stampa indetto a fine stagione, ma tant’è. In silenzio evidentemente il Barletta vuole programmare dopo una imponente scalata l’avvenire societario, che dovrebbe coincidere con diverse novità di qui a qualche settimana. Alla finestra restano una città da 100mila abitanti, i tifosi biancorossi e i componenti dell’organico e dello staff tecnico. Alla trafila di bilanci via social si è aggiunto anche Francesco Farina. La permanenza dell’allenatore, corteggiato da diverse realtà di Serie D, è il punto interrogativo più grande dopo tre anni in sella alla panchina biancorossa, con il Triplete della stagione 2021/22 in Eccellenza e un girone H di Serie D vissuto sempre tra le prime cinque nell’annata che il Barletta si è lasciato alle spalle domenica scorsa a Nardò. Farina ha ricordato il punto di partenza, i 50 tifosi sugli spalti del neutro di Canosa, e quello di arrivo, i 6000 visti sui gradoni del Puttilli in questa annata. “Se c’è un dato che può riassumere al meglio questi 3 fantastici anni è quello relativo agli spettatori – scrive – perché si può vincere, e noi lo abbiamo fatto, ma riaccendere una piazza che in Italia ha pochi eguali è un successo ulteriore, la prova tangibile di un cammino ben al di sopra delle aspettative”.
Dopo i ringraziamenti a ogni componente della società e al gruppo di calciatori guidato da capitan Pollidori è tempo anche di guardare al futuro. Non è un mistero il fatto che tra l’allenatore e una parte della dirigenza i rapporti non siano più ottimi come un tempo e lo stesso Farina nell’ultima uscita pubblica, quella successiva alla vittoria per 3-2 sul Nardò, non aveva lesinato un paio di messaggi in codice con vista sulla prosecuzione del rapporto con il Barletta. Le parole dell’allenatore sono criptiche: “Qualsiasi cosa accada nelle prossime settimane, per me, sarà solo un arrivederci, perché a Barletta, in una città piena di amici, resterò comunque con il cuore e tornerò sempre con gioia. Sempre forza Barletta”. Sarà un arrivederci o un addio?