E’ stato firmato ieri mattina l’Accordo di Programma tra Ministero della Salute e Regione Puglia per il finanziamento da oltre 280 milioni di euro necessario per completare l’ospedale di San Cataldo a Taranto e realizzare il nuovo ospedale del nord barese. Una struttura, quest’ultima, che sorgerà tra Bisceglie e Molfetta con una dotazione da 250 posti letto ed una spesa prevista complessiva da 192 milioni di euro. Per il “San Cataldo”, invece, i fondi serviranno all’acquisto delle attrezzature ed al completamento delle opere.
La firma di ieri mattina a Roma ha però scatenato tante reazioni in Puglia anche di diverso tenore. Alla soddisfazione di Fratelli d’Italia per il risultato ottenuto ha fatto da contraltare la nota di Rocco Palese, assessore alla Sanità della Regione Puglia, che ha parlato di atto formale e di nessun stanziamento aggiuntivo rispetto a quelli già previsti. L’assessore Palese ha poi posto l’accento anche sulla necessità di sveltire le procedure burocratiche per accedere ai fondi di edilizia sanitaria cosiddetta ex articolo 20 per cui l’iter appare molto farraginoso. L’occasione è stata utile anche per parlare del nuovo ospedale di Andria con un iter procedurale al momento ancora lontano dall’essere terminato, nonostante le rassicurazioni e la priorità dell’opera, ma per cui l’assessore Palese ha chiesto l’intervento del Governo: «Per costruire l’ospedale ad Andria in un anno serve una procedura speciale come quella utilizzata per il Ponte Morandi» ha detto il numero uno della sanità pugliese.
Parole che hanno trovato le pronte reazioni sia del gruppo regionale di Fratelli d’Italia che della deputata andriese e cioè l’On. Matera. Se per i consiglieri regionali il Governo Emiliano «deve senza indugio presentare il progetto del nuovo ospedale» rimandando, in caso di perdita ulteriore di tempo, a manifestazioni in piazza la protesta dei territori penalizzati della BAT, per la deputata pugliese c’è stata una importante interlocuzione ieri con il Ministro Schillaci per un dialogo avviato e che dovrebbe consentire a livello centrale di agevolare il più possibile l’iter per il finanziamento aggiuntivo necessario.
Sull’argomento è intervenuta anche l’unica consigliera regionale andriese e cioè Grazia Di Bari del Movimento 5 Stelle che ha rassicurato sulla fattibilità del nuovo nosocomio ma, nel frattempo, ha chiesto interventi importanti di potenziamento dell’attuale struttura del “Bonomo”.