Formalmente la stagione 2023/24 del Bari, archiviata sul campo domenica scorsa con la sconfitta in finale playoff al San Nicola contro il Cagliari, terminerà il prossimo 30 giugno. In realtà in casa biancorossa è già tempo di voltare pagina in vista della prossima annata sportiva. E in attesa di definire la guida tecnica, con la prosecuzione del rapporto con Mignani che sarà discussa la prossima settimana, c’è un numero che rappresenta una certezza: 24. Tanti sono i giocatori sotto contratto dal primo luglio in poi, tenendo conto dei 12 addii previsto per fine prestito o scadenza – in ordine alfabetico Antenucci, Benedetti, Botta, Ceter, Esposito, Folorunsho, Galano, Mallamo, Mazzotta, Molina, Pucino e Sarri, alcuni dei quali potrebbero però essere oggetto di rinnovo – e dei ritorni in squadra dei giocatori di proprietà del Bari ma trasferiti a titolo temporaneo nella scorsa stagione.
Casistica che comprende gli attaccanti Simone Simeri, reduce da una stagione divisa tra Monopoli e Imolese, e Manuel Marras, esterno offensivo che il Cosenza sta pensando di riscattare dopo la salvezza in B; I centrocampisti Andrea D’Errico, 13 presenze e 3 reti in sei mesi a Crotone, e Matteo Rossetti, tra le colonne del Rimini; i difensori Daniele Celiento, arrivato in semifinale playoff di C con il Cesena, Marco Perrotta, ex Pro Vercelli, e Moussa Mane, al Montevarchi nell’ultima esperienza; il portiere Emanuele Polverino, reduce da un semestre tutt’altro che positivo ad Andria. Hanno tutti un altro anno di contratto ma hanno anche tutti scarse chance di essere confermati in organico. Più di uno di loro potrebbe però far parte del ritiro di Roccaraso, al via il 14 luglio. Sono otto e vanno sommati a 16 dei protagonisti della scorsa stagione legati al Bari da contratto. I portieri Caprile e Frattali, Dorval, Zuzek, Matino, Di Cesare, Vicari, Bosisio e Ricci in difesa, Maita, Benali, Maiello e Bellomo a centrocampo e gli attaccanti Cheddira, Scheidler e Morachioli. Anche qui le valutazioni passeranno dal calciomercato: non mancano i pretendenti per Caprile e Cheddira mentre Di Cesare potrebbe anche pensare a un futuro lontano dal campo. Una base di partenza, destinata a modifiche in corso d’opera. Che passeranno per il budget fissato dalla società e per la decisione riguardante la guida tecnica.