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Cronaca

Corato, nessuna notizia di Francesco Leone da 40 giorni. I familiari non credono all’allontanamento volontario

Non crede all’allontanamento volontario del fratello e lo ha ribadito nel corso della conferenza stampa convocata nella sala verde del Palazzo di città a Corato. Concetta Leone, sorella del 45enne Francesco del quale si sono perse le tracce dallo scorso 5 giugno, ha chiesto alle forze dell’ordine di intensificare le ricerche dell’uomo, che ritiene a tutti gli effetti scomparso. A fianco della donna anche il sindaco Corrado De Benedittis, che ha rivolto un appello alla comunità.

È mistero sulle sorti di Francesco Leone, dipendente di un’azienda coratina attiva nel comparto alimentare che peraltro ne ha disposto il licenziamento in questi giorni a causa della perdurante assenza dal luogo di lavoro. Lo smartphone del 45enne è spento dal mattino del giorno della scomparsa e non risulta essere mai stato più acceso. Legato agli anziani genitori, in particolare alla madre con la quale conviveva, Leone è descritto come solitario e poco propenso a decisioni drastiche: difficile immaginare che abbia deciso di andar via di casa bruscamente, considerando che non ha portato con sé né documenti, né altri vestiti, né ingenti somme di denaro. Non solo: gli ultimi prelievi di contanti sul suo conto sono stati effettuati il 2 giugno, tre giorni prima della scomparsa. L’avvocato Pasquale Pellegrini, che assiste i familiari, ha definito fondamentale l’acquisizione dei tabulati telefonici dell’utenza in uso allo scomparso, al momento non ancora disponibili. L’impegno dell’associazione Penelope ha consentito, attraverso l’impiego di unità cinofile, di confermare che Leone avrebbe frequentato gli spazi esterni alla stazione coratina di Ferrotramviaria dai quali partono i bus per Trani. Per incontrare chi? Un interrogativo cruciale, per ora senza risposta, che resta sullo sfondo della strana ritrosia di conoscenti e colleghi a fornire elementi utili alle ricerche.

La Procura di Trani ha aperto un fascicolo d’inchiesta per allontanamento volontario ma tutte le piste restano in piedi e non è possibile escludere, purtroppo, un epilogo tragico della vicenda.

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