C’è una categoria da difendere a denti stretti. C”è una rosa da allestire. C’è da creare, soprattutto, le basi per un futuro roseo. Ne ha di missioni da compiere il Manfredonia, che si appresta a partecipare con i gradi di matricola al prossimo campionato di serie D. Il girone H, inutile nasconderlo, sarà un “inferno”. Forse più degli ultimi anni. Tante le pugliesi già molto attrezzate, a cui poi si aggiungeranno le campane. Ci sarà da battagliare parecchio, insomma, per conservare il posto nel principale campionato dilettantistico. Il club sipontino, intanto, ha voltato pagina, dopo la parentesi terminata con Giuseppe Di Benedetto al timone societario. L’attuale presidente della Fidelis non c’è più, ma ha lasciato in eredità la serie D. Il testimone è stato raccolto da Franco Ciuffreda, nominato nei giorni scorsi neo presidente del Manfredonia. La società ha ufficializzato pure il timoniere: toccherà a Franco Cinque, uno che conosce benissimo la realtà sipontina, guidare la squadra nella missione-salvezza. Da segnalare, poi, l’innesto di Luca D’Errico, inserito nei quadri dirigenziali come supporto tecnico ed amministrativo. Non è previsto, almeno per il momento, la nomina di un direttore sportivo. Ad occuparsi delle vicende del mercato, in pratica, saranno proprio Ciuffreda, Cinque e D’Errico. Tanti i dialoghi già avviati. La trattativa più “calda” è quella che porta a Stefano Tarolli, reduce dall’esperienza in Eccellenza con il Bisceglie: ha giocato da avversario del Manfredonia proprio la recente finale playoff del girone A. Il portiere, classe ’97, è stato al “Miramare” per un biennio in serie D. Ha debuttato in serie B con il Foggia: l’esordio con la maglia rossonera, quella della sua città, è arrivato proprio in un derby contro il Bari nel 2017, a vent’anni. Da Palazzo di Città, infine, fanno sapere che il Manfredonia giocherà regolarmente le gare casalinghe della nuova stagione nel proprio domicilio. Molto probabilmente anche con la presenza di pubblico sugli spalti del “Miramare”.
