Quando i genitori lo hanno raggiunto, il piccolo aveva già perso conoscenza. I soccorritori lo hanno tirato fuori dall’acqua, provando insistentemente a rianimarlo. Un tentativo disperato e purtroppo inutile, così come inutile è stata la corsa in ospedale. Questi gli ultimi momenti della terribile tragedia che si è consumata, ieri pomeriggio, intorno alle 18, nell’acquapark Egnazia di Monopoli, dove un bambino di 4 anni e mezzo, Giuseppe Cistulli, è morto annegato in una delle piscine della struttura.
Il piccolo era in compagnia della sua famiglia, arrivata da Pezze di Greco, una frazione di Fasano, in provincia di Brindisi. Stava giocando in una delle grandi vasche presenti nel parco. Ancora da ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto. Non è chiaro se il bimbo abbia battuto la testa prima di cadere nella piscina o se si sia improvvisamente allontanato dai suoi genitori, finendo per sbaglio in un punto in cui non toccava. Pochi istanti sott’acqua che si sono rivelati fatali.
Vani i tentativi di rianimazione sul posto, da parte del personale del 118. Il bambino è stato anche trasportato d’urgenza all’ospedale “San Giacomo” ma non ha mai ripreso conoscenza.
Assieme ai sanitari, hanno raggiunto l’acquapark anche i Carabinieri della Compagnia di Monopoli, che hanno avviato le indagini sull’accaduto coordinati dalla Procura di Bari. In queste ore i militari stanno acquisendo ogni elemento utile a ricostruire la dinamica dell’incidente, compresi i filmati delle telecamere di sicurezza della struttura, che potrebbero aver immortalato la giovane vittima pochi istanti prima della tragedia.
Al momento non è stato disposto il sequestro dell’acquapark. Intanto la salma del piccolo Giuseppe è stata restituita alla famiglia per i funerali, in programma oggi nella Parrocchia di Santa Maria del Carmine, a Pezze di Greco.