E mentre all’interno del Dipartimento di Giurisprudenza si presentava il progetto del Parco della Giustizia, all’ingresso dell’Ateneo un coordinamento di cittadini, associazioni e comitati territoriali per la salvaguardia dell’ambiente e la tutela dei territori ha organizzato un presidio per dire “No” a quello che all’opera che sarà realizzata. Il grande “inganno” lo chiamano perché, spiegano, si vorrebbe far passare come intervento di rigenerazione urbana la costruzione di un enorme edificio giudiziario sovracomunale, che vedrebbe coinvolte dalle 3mila alle 4mila auto al giorno e relativo aumento dell’inquinamento dell’aria, in un quartiere già al collasso: per avere un’idea, dicono, della massa di edifici previsti dal progetto è come se si realizzassero 100 palazzi di 7-8 piani.
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