Tre rapine messe a segno in dieci minuti: è accaduto a Cerignola nella serata di ieri, lunedì 5 febbraio, ai danni di tre esercizi commerciali. Una città improvvisamente sotto attacco e in pochi istanti ma sufficienti per prendere i vari bottini e fuggire. La prima rapina ha interessato un negozio di merce cinese: ad agire quattro persone, una delle quali armata e che ha colpito con il calcio della pistola la testa del titolare per poi farsi consegnare l’incasso, ancora non quantificato. Qualche minuto dopo altri rapinatori ha fatto irruzione in un supermercato: in questo caso due i soggetti in azione, entrambi armati di pistola, fuggiti via con il registratore di cassa. Anche qui il bottino dei malviventi è in corso di quantificazione. L’ultima rapina è stata infine registrata ai danni di una rivendita di prodotti per la casa gestita da cittadini cinesi. Portato via l’incasso di circa 1.500 euro. Secondo quanto ricostruito potrebbe trattarsi della stessa banda già autrice di altre rapine avvenute a Cerignola (almeno sette episodi in sole due settimane). Un gruppo ben organizzato che ha agito quasi contemporaneamente in tre attività differenti, colpi tutti riusciti e nell’arco di soli dieci minuti. Al vaglio delle forze dell’ordine le immagini delle telecamere di sorveglianza degli esercizi colpiti e delle zone adiacenti.
Per il Foggiano prosegue l’ondata di criminalità di tipo predatoria. A San Marco in Lamis è ancora caccia alla banda dell’escavatore che ha sventrato l’ufficio postale all’alba del 1 febbraio. Per Cerignola, invece, l’ennesimo episodio nonostante l’ultima riunione del comitato provinciale per l’ordine pubblico tenuta la settimana scorsa alla presenza del Prefetto di Foggia, Maurizio Valiante. Una criminalità che non fa sconti a nessuno e che sin qui è riuscita a farla franca in ogni tentativo (riuscito o fallito) sull’intero territorio della Capitanata.