La Procura di Foggia ha aperto un’inchiesta sulla tragedia avvenuta ieri mattina a Vieste, dove una bambina di 12 anni è morta annegata nella baia di Marina Piccola. Le indagini sono state affidate agli uomini della Capitaneria di Porto che avranno il compito di ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto ed accertare eventuali responsabilità.
La ragazzina viveva ad Ischitella, dove risiedono il padre e la madre, e si trovava in vacanza a Vieste assieme ai nonni e ad altri parenti. In compagnia di due cuginetti di 8 e 10 anni aveva deciso di fare il bagno e di raggiungere a nuoto l’isolotto di Sant’Eufemia, in un tratto di mare dove vige un divieto di balneazione e caratterizzato da forti correnti.
In difficoltà, per via delle acque agitate, i ragazzini hanno cercato di tornare a riva ma senza successo. L’allarme è scattato poco prima delle 11, quando un passante ha segnalato la presenza dei tre bambini a nuoto, nonostante il mare mosso. Ma mentre i due cugini più piccoli sono stati tratti in salvo con un gommone privato, la ragazzina era già scomparsa tra le onde, trascinata via dalla corrente.
Il cadavere è stato recuperato solo nel pomeriggio, dopo più di 5 ore di ricerche. La Guardia Costiera, intervenuta assieme a Vigili del Fuoco, Polizia Locale, Carabinieri e Protezione Civile, ha trovato il corpo esanime della bambina sugli scogli di Marina di Vieste. Inutili le manovre di soccorso da parte degli operatori del 118. La Procura di Foggia ha disposto il trasporto della salma presso l’obitorio per gli accertamenti del medico legale. In lutto la città garganica, dove il sindaco Giuseppe Nobiletti, ha disposto lo spegnimento delle luminarie “Luci su Vieste”, installate come segno di rinascita dopo la pandemia.