A quasi cinque anni dal via libera del finanziamento della giunta regionale della Puglia per la realizzazione del ponte a scavalco sulla SP1 “Trani-Andria” ci sono ancora piccoli passi in avanti: dopo la formale aggiudicazione dell’appalto integrato a marzo scorso e la firma del contratto a maggio tra la Provincia BAT e l’RTI Servizi e Costruzioni SRL di Andria e la EN.CO. Partners di Grumo Appula, l’inizio dell’anno 2024 si è aperto con la presentazione del progetto esecutivo. L’8 gennaio, infatti, è giunta la pec dai soggetti vincitori con il documento che però attende la verifica e validazione da parte della Provincia BAT che nel frattempo sta procedendo alla nomina del collaudatore statico. Non sarà necessario procedere ad alcuna procedura espropriativa visto che le aree su cui sorgerà il ponte sono tutte già di proprietà dell’ente.
L’opera fu stralciata, a causa dell’aumento dei costi, nel corso dell’ammodernamento di circa 4 chilometri della provinciale, lavori terminati nel 2017. Da allora si è tanto parlato di questo ponte soprattutto per i circa 300 imprenditori e coltivatori che lavorano nel territorio tra Andria e Trani e che sono costretti ormai da anni a tragitti più lunghi per entrare o uscire dalle loro proprietà non essendoci il ponte a metà strada. Ma nel corso degli anni l’opportunità data dalla Regione con quel finanziamento da circa 3 milioni di euro non è stata sfruttata appieno con uno svuotamento di risorse umane nella Provincia che ha effettuato continui cambi di rup e componenti di commissioni perdendo oltre un anno per l’assegnazione dei lavori. La speranza è che ora i tempi si accorcino rapidamente per concludere quell’opera di ammodernamento della strada iniziato, con un’idea, decine di anni fa.