Attualità

Barletta, ucciso a 25 anni in uno scontro a fuoco: l’agente Marchisella celebrato dalla Polizia

Ucciso a soli 25 anni nell’adempimento del proprio dovere, investito da una raffica di mitra mentre tentava di difendere un ufficio postale in piazza dei Caprettari, a Roma, dall’assalto di una banda di rapinatori. Era il 22 febbraio del 1975. Pochi giorni dopo, la compagna alla quale aveva deciso di unirsi per sempre, non resse al dolore e si suicidò gettandosi dal quarto piano della sua abitazione. Aveva solo 20 anni. Sono sepolti insieme, nel cimitero di Barletta, l’agente di pubblica sicurezza Giuseppe Marchisella e Clara Calabrese. A rendere omaggio al loro tragico destino, una cerimonia voluta dal neo questore della Bat, Alfredo Fabbrocini, a 49 anni esatti dal sacrificio di Marchisella. Presenti il vicesindaco Di Leo, l’Associazione Nazionale Polizia di Stato, gli agenti del Commissariato e della Polizia Locale, l’associazione Libera contro le Mafie, oltre ai familiari dei due giovani. Deposto un cuscino di fiori a nome del Capo della Polizia di Stato, Vittorio Pisani. Dolore e commozione sono ancora vivi nelle parole della sorella di Marchisella

DICHIARAZIONE DI FRANCESCA MARCHISELLA (SORELLA DI GIUSEPPE MARCHISELLA)

Le istituzioni – ha ricordato il questore Fabbrocini – hanno il compito di tenere vivo e trasmettere alle giovani generazioni l’esempio di chi ha difeso lo Stato, pagando con la vita il proprio attaccamento al dovere

INTERVISTA AD ALFREDO FABBROCINI (QUESTORE BAT)

Vedi anche

Back to top button