Progettualità ancora non conclusa, iter che procede a rilento per la nuova programmazione e preoccupazione che resta nonostante le rassicurazioni ulteriori sul fatto che il nuovo ospedale di Andria sarà di II livello. E’ quanto emerso nel corso dell’ultima Commissione Bilancio e Programmazione della Regione Puglia, tenuta lunedì 25 marzo, per il punto della situazione sui nuovi ospedali pugliesi che verranno realizzati nei prossimi anni e la loro riprogrammazione dopo la scadenza del precedente Accordo di Programma. Per il nuovo nosocomio di Andria che nascerà in contrada Macchia di Rosa, in sostanza, non è emerso nulla di nuovo rispetto a quello che è l’iter ormai in stallo da tempo. La progettualità non è conclusa – secondo quanto emerso dalla Commissione – ed ora bisogna cercare di tagliare i costi aggiuntivi di un’opera che già necessita di altri 150 milioni di euro oltre ai 138 iniziali. A margine dell’incontro in Regione, la sindaca di Andria, Giovanna Bruno ha riunito la conferenza dei sindaci della BAT per un aggiornamento e per ascoltare l’informativa da parte della direttrice generale della Asl Bt, Tiziana Dimatteo. Il piano clinico gestionale post Covid, che prevede 15 sale operatorie, il potenziamento dei servizi di Pronto Soccorso e della diagnostica, è ritornato nelle mani della Regione per la validazione in tempi celeri, ma ancora non basta. Bruno, d’intesa con gli altri sindaci della BAT e con il presidente della Provincia Bernardo Lodispoto, ha ottenuto il via libera per inoltrare una richiesta ufficiale di incontro con il presidente della Regione Michele Emiliano, all’assessore alla Sanità Rocco Palese e la capo del dipartimento Salute Vito Montanaro. Giovanna Bruno ha invece già chiesto all’assessore Palese, nel corso della Commissione Bilancio a cui ha preso parte, che venga istituita una task force per il nuovo ospedale di Andria, un gruppo di persone che possa seguire giorno per giorno l’iter con l’obiettivo – sperano i sindaci della BAT – di uscire dal pantano burocratico in cui l’ambiziosa progettualità è incagliata ormai da tempo. Quella della task force è un’idea già anticipata qualche giorno fa dal sindaco Bruno di concerto con Sabino Zinni, membro del comitato per il nuovo ospedale, e con Francesco Ventola, capogruppo regionale di Fratelli d’Italia. «Questa provincia sconta da tempo un sottodimensionato numero di posti letto rispetto alla popolazione e scelte passate di chiusure e dimensionamenti al ribasso delle strutture ospedaliere esistenti – ha detto Bruno -. La Regione deve farsi carico di questo stato di cose e deve dare seguito agli impegni assunti con gli atti concreti di avanzamento delle procedure». La Commissione Bilancio e Programmazione si riaggiornerà il 29 aprile, giorno in cui la Regione dovrà far sapere i prossimi passi per restare nella soglia degli attuali finanziamenti e per l’invio della nuova programmazione. Anche se resta poco chiaro da dove bisognerà attingere le nuove risorse economiche necessarie, al di là di qualche taglio sulle strutture architettoniche, per realizzare l’agognato ospedale di Andria.