Un’area sgambamento cani in cui però non è possibile lasciare in libertà gli amici a quattro zampe poiché non c’è una adeguata recinzione ed un cancello di accesso che è divelto da un paio di settimane. Un’area sgambamento cani per cui non ci sono interventi manutentivi, se non sporadici, ma frequentata da tantissimi cittadini anche perché l’unica in città. Parliamo dell’area per i migliori amici dell’uomo all’interno della Villa Comunale “Marano” di Andria che da tempo è al centro di diverse richieste da parte dei cittadini.
L’area avrebbe bisogno di una nuova recinzione oltre che della sistemazione immediata del cancelletto di accesso considerato che in più punti la retina è ormai divelta anche a causa della caduta di alcuni grossi rami dagli alberi attorno. La fontanina presente nell’area non ha mai erogato acqua almeno finchè qualche volenteroso cittadino non è intervenuto ripristinandone la funzionalità. I cestini sono spesso pieni di bustine contenenti deiezioni canine ma non vengono svuotati con la necessaria continuità. Sfalcio di erba e trattamenti antiparassitari dovrebbero essere la norma che invece non c’è. Una situazione ben descritta dai tanti che utilizzano quotidianamente l’area ancor di più ora che si affaccia la bella stagione. Certo non c’è solo un problema di mancati interventi di manutenzione ma anche una certa inciviltà che alcune volte crea non pochi problemi.
Il sogno sarebbe avere almeno questa area costantemente pulita e pronta ad accogliere i cani in tutta sicurezza. Un altro sogno, al momento irrealizzabile, quello di avere altre aree di sgambamento in più punti della città. Dall’ente comunale, tuttavia, ci spiegano che nelle prossime giornate ci sarà un intervento sul cancello e sulla rete di recinzione per, quantomeno, tamponare il problema. E’ in corso, invece, l’acquisizione di un finanziamento di un’azienda privata che permetterà di rimettere a nuovo l’intera area con l’installazione anche di attrezzature dedicate ai cani. Obiettivo dell’amministrazione è farlo nel giro di poco tempo.