Cronaca

Inchieste Bari, Alfonsino ed Enzo Pisicchio restano ai domiciliari

Alfonsino ed Enzo Pisicchio devono restare ai domiciliari, almeno fino alle prossime amministrative a Bari. Il tribunale del Riesame del capoluogo pugliese ha rigettato la richiesta di annullamento della misura degli arresti domiciliari per l’ex assessore della Regione Puglia Alfonsino Pisicchio e suo fratello Enzo, entrambi arrestati lo scorso 10 aprile. Il primo risponde di concorso in corruzione e turbativa d’asta, il secondo è accusato di concorso in corruzione, turbativa d’asta ed emissione di fatture per operazione inesistenti. L’avvocato di Alfonsino, Salvatore D’Aluiso, aveva discusso l’istanza al Riesame nei giorni scorsi; nel pomeriggio di giovedì 2 maggio è toccato a suo fratello Enzo, che aveva chiesto anche di sottoporsi all’interrogatorio investigativo, difeso dai legali Francesco Paolo Sisto (omonimo del viceministro della Giustizia) e Vito Mormando. I legali avevano chiesto ai giudici l’annullamento della misura cautelare per la mancanza dell’esigenza cautelare del pericolo di reiterazione del reato sia perché i fatti risalgono a oltre quattro anni fa sia perché oggi Enzo Pisicchio non ricopre più alcun incarico politico e non ha rapporti con la Pubblica amministrazione. La Procura si era opposta chiedendo invece il mantenimento della misura cautelare. A distanza di poche ore la decisione: i fratelli Pisicchio devono restare ai domiciliari. Le motivazioni della decisione saranno rese note entro 45 giorni.

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