Sono due gli indagati nell’inchiesta per la morte del 46enne Vincenzo Valente, l’operaio di Latiano deceduto la sera del 3 maggio nello zuccherificio della Srb di Brindisi in seguito ad un incidente mentre operava la manutenzione di un impianto. Sono accusati di omicidio colposo aggravato, commesso in violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro, Stefano Morelli, 44 anni, di Mesagne, titolare dell’azienda Sedec di cui Valente era dipendente, e Riccardo Casoni, 57 anni, di Ferrara, direttore dello zuccherificio. Le indagini per verificare se ci siano state o meno responsabilità penali nell’incidente sono condotte dallo Spesal e dalla Polizia. Valente era impegnato in alcune attività di manutenzione quando, per cause in via di accertamento, il nastro 6 dello stabilimento gli ha tranciato un braccio, provocando una grave emorragia che ha reso inutili i soccorsi del 118. L’area dell’incidente è stata posta sotto sequestro. Il sindaco di Latiano, Mino Maiorano, ha annunciato che il giorno dei funerali sarà proclamato lutto cittadino.