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Cerignola, la stagione entra nel vivo: incontro Di Toro-proprietà. Attacco, sarà rivoluzione

La quiete prima di entrare nel vivo della stagione 2024/25 e non fermarsi mai più. Sono giorni di programmazione in casa Audace Cerignola. Nelle prossime ore un incontro tra il direttore sportivo Elio Di Toro e il presidente Nicola Grieco sancirà nei fatti il punto di partenza in vista di un’estate intensa, sul campo e fuori. Le settimane in corso coincidono infatti con il decimo anno della famiglia Grieco ai vertici del club, un traguardo tanto simbolico quanto concreto: partendo dalla Prima Categoria, i gialloblù hanno compiuto una rapida scalata fino al calcio professionistico, affermandosi nelle ultime due stagioni come un punto di riferimento nel panorama meridionale.


Il weekend sarà invece momento utile per pianificare i prossimi passi sul piano tecnico con Giuseppe Raffaele, allenatore che in nove partite tra regular season e playoff ha conquistato la fiducia per la prossima annata sportiva. Saranno lui e Di Toro a valutare un organico che presenta quattro giocatori a fine contratto – Krapikas, Trezza, Bianco e Allegrini – e un altro poker a fine prestito – Barosi, Rizzo, Ghisolfi e Lombardi. Al passo d’addio ci sono i due centravanti in organico nella scorsa stagione: Giancarlo Malcore ha mercato in C (Trapani e Monopoli su tutte) e in D e lo stesso Dardan Vuthaj, nonostante un fatturato di quattro reti e due assist nella seconda parte di stagione dal suo arrivo all’Audace, è destinato ai saluti. Il suo contratto scade il 30 giugno e difficilmente sarà rinnovato.


La rifondazione potrebbe coinvolgere anche Pippo D’Andrea, preso dal Cerignola due anni fa a parametro zero e ora cercato in Serie B dopo le 16 reti della scorsa stagione. Possibile invece la permanenza di Vito Leonetti, intenzionato a mettere da parte un’annata sfortunata e condizionata dagli infortuni. Tanti nomi sul tavolo, con scelte da prendere in tempi non troppo larghi per presentarsi in un’edizione più vicina al completo ai nastri di partenza del ritiro estivo. Che non dovrebbe svolgersi in Abruzzo, come successo l’anno scorso. Due le mete al momento in ballottaggio: Cascia in Umbria o la soluzione a chilometro (quasi) zero che corrisponde al nome di San Giovanni Rotondo.

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