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Cerignola, i pezzi pregiati non si svendono: da Capomaggio a D’Andrea, il punto

Privarsi dei pezzi pregiati solo se arriveranno offerte davvero irrinunciabili. Questo il manifesto affisso in bella vista in vetrina dal Cerignola alle porte del calciomercato estivo 2024. Lo espone il direttore sportivo gialloblù Elio Di Toro: i nomi in copertina sono quelli di Pippo D’Andrea, autore di 16 reti nella stagione andata in archivio da qualche settimana, e Galo Capomaggio, regista che ha confermato anche in questo campionato le prestazioni di alto livello dell’annata precedente.

Chi è destinato a lasciare Cerignola è invece Giancarlo Malcore. Anche per il centravanti, 75 reti in 140 partite in gialloblù, l’addio si concretizzerà però solo a patto di offerte allettanti. Monetizzare ma senza fretta di vendere: questa una delle linee guida emerse dal confronto tra Di Toro e il patron dell’Audace Nicola Grieco.

Ai nastri di partenza della nuova stagione il Cerignola, al terzo anno di fila in C dopo due campionati chiusi con la partecipazione ai playoff, si presenta comunque con circa 20 giocatori di proprietà: un traguardo non secondario per una società che si è riaffacciata da 24 mesi nel panorama calcistico nazionale.

Il fine settimana sarà utile per altri contatti con l’allenatore Giuseppe Raffaele, confermato in panchina dopo l’arrivo a Cerignola a marzo al posto di Ivan Tisci. Il punto interrogativo riguarda la sede del ritiro: non sarà in Abruzzo, come nel 2023. Il ballottaggio è aperto tra Cascia, in Umbria, e San Giovanni Rotondo.

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