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“Komorebi” a Corato celebra la memoria di Francesco Tedone, giovane vittima del disastro ferroviario

Un inno alla vita, ma soprattutto un momento per riunirsi e trasformare il dolore attraverso l’arte. Anche quest’anno, in occasione del 12 luglio, la famiglia Tedone ha ricordato Francesco – giovane vittima dello scontro dei treni sulla tratta Andria-Corato – nell’appuntamento denominato “Komorebi”. L’ottava edizione è tornata a svolgersi nell’uliveto tra Corato e Ruvo, lì dove è nata l’iniziativa. Un luogo evocativo, dominato dagli ulivi, proprio come il punto in cui avvenne l’incidente ferroviario. Attività per bambini, sport, arteterapia, area game, mostra collettiva in ceramica, yoga, astronomia e tanto altro. L’arte come veicolo per arrivare a Francesco.

Fondamentale il contributo volontario di tante realtà del territorio. Donne e uomini che da sempre sostengono l’associazione Francesco Ludovico Tedone, nata pochi giorni dopo quel drammatico 12 luglio 2016. Papà Vincenzo, inoltre, scelse di acquistare quell’uliveto sempre nel 2016, proprio per dare una casa a Komorebi.

Komorebi in giapponese significa “luce che filtra attraverso gli alberi”. E proprio il Giappone era una grande passione di Francesco Tedone avendo vissuto lì un anno per studiare. L’incidente ferroviario lo strappò alla vita il giorno dopo il suo ritorno in Italia. Ora anche il Giappone vuole dare il suo contributo per ricordare il giovane coratino.

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