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Hiab Italia delocalizza produzione da Taranto a Bologna, la protesta dei sindacati arriva a Bari

Dopo aver proclamato lo stato di agitazione con effetto immediato e indetto uno sciopero di 8 ore per lunedì 15 luglio, si sposta a Bari, davanti alla presidenza della Regione Puglia, la mobilitazione dei 102 lavoratori della multinazionale HIAB Italia Srl contro la delocalizzazione dello stabilimento di Statte, a Taranto. La decisione assunta dalla Direzione HIAB di trasferire a Minerbio, a Bologna, le attività manifatturiere per la produzione gru attualmente prodotte nello stabilimento di Statte (Ta), con conseguente apertura di una procedura di proroga della cassa integrazione per tutto il personale in forza a zero ore, è stata considerata dai sindacati Fim, Fiom e Uilm di Taranto, preoccupante e grave perché motivata semplicemente da ragioni di crescita dei profitti. Mentre da un lato l’azienda propone il 45 % di esubero strutturale, con 25 unità che si dovrebbero trasferire a Minerbio e le altre in uscita, è netta la proposta del sindacato: no trasferimento e no esuberi, sì alla momentanea cassa integrazione ma che sia legata ad un piano industriale.

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