Il rilascio di autorizzazioni specifiche da parte degli uffici comunali nei confronti dell’azienda che si occupa dell’igiene urbana e l’acquisizione delle immagini delle telecamere di sorveglianza di Piazza Vittorio Emanuele. Sono alcuni dei principali elementi al vaglio degli inquirenti che si occupano della tragedia avvenuta martedì scorso a Bisceglie in pieno centro, costata la vita al 77enne Sergio Ferrucci. Seduto in una zona all’ombra a ridosso dell’ingresso dei bagni pubblici della villa comunale, l’uomo fu travolto e ucciso sul colpo dalla manovra in retromarcia di un camioncino con rimorchio utilizzato per la raccolta dei rifiuti.
In queste ore, intanto, prende sempre più corpo l’ipotesi dell’inserimento da parte della Procura di Trani di ulteriori persone nel registro degli indagati, oltre al 62enne conducente del mezzo, dipendente della Green Link, finito sotto inchiesta fin dalle ore successive all’incidente con l’accusa di omicidio stradale. Gli inquirenti si concentrano sulle ragioni per le quali il furgoncino si trovasse in un’area pedonale e se tale accesso sia da considerare una violazione delle norme sulla circolazione stradale.
L’autopsia sul corpo di Ferrucci è stata effettuata giovedì scorso dal professor Vinci dell’istituto di medicina legale del Policlinico di Bari, mentre i funerali dell’uomo si sono svolti il giorno successivo nella chiesa di San Lorenzo, a poche decine di metri dal luogo in cui è avvenuta la disgrazia.