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“Tolleranza zero” della Questura BAT sui Daspo, Fabbrocini: «Stadi e Palazzetti per tifosi veri e famiglie. Provvedimenti anche per dirigenti e calciatori».

Non solo tifosi e sedicenti tali ma anche dirigenti e calciatori. E’ tolleranza zero da parte della Questura rispetto all’emissione dei Daspo per manifestazioni sportive. Non c’è solo il calcio, però, ma anche il basket a tenere alta l’attenzione nella BAT.

E’ stato categorico e chiaro il Questore Alfredo Fabbrocini che questa mattina ha incontrato la stampa proprio per spiegare la linea che la Polizia di Stato terrà nel prossimo futuro su questa questione. In due mesi, tra maggio e luglio alla fine dello scorso campionato, sono stati 27 i Daspo emessi mentre 8 stanno per arrivare ed altri 19 saranno emessi “fuori contesto” cioè a carico di chi non ha commesso reati in manifestazioni sportive ma è gravato da condanne per rapine, estorsioni o spaccio di droga, dunque ritenuti “socialmente pericolosi”. A fine anno, dunque, potrebbero essere triplicati i numeri dello scorso anno.

Massima attenzione sui tifosi ma non solo considerato che nella rete dei comportamenti violenti ci sono finiti anche dirigenti ed un calciatore.

Il messaggio chiaro è che qualsiasi comportamento fuori dalla legge sarà punito con daspo dai 2 ai 5 anni. Nel corso della conferenza stampa sono stati diversi gli esempi presentati come la gara Barletta – Fasano costata già dieci provvedimenti restrittivi per i tifosi barlettani oppure altre gare sempre dei biancorossi in cui uno spettatore ha dato un pugno ad un poliziotto o sono stati lanciati fumogeni e petardi. Daspo emanati anche per quei tifosi che hanno provato a sfondare i cordoni di polizia o le transenne di protezione ma c’è anche un caso in cui una persona ha lanciato una busta piena di fumogeni e petardi all’interno dello Stadio. Altri 8 daspo, invece, sono in arrivo per i tifosi del Bisceglie. Particolare, anche, quanto accaduto nel corso della partita di pallacanestro Canusinum –Molfetta, in cui il Daspo è stato applicato nei confronti di un dirigente della squadra canosina. In diversi casi, hanno spiegato dalla Questura, si tratta anche di recidiva ed è forte la collaborazione con le altre Questure.

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