Per il momento avanti con Brambilla. Il tecnico del Foggia resta in sella ma domani sera, nella sfida col Giugliano in programma allo Zaccheria, si giocherà tanto delle sue chance di rimanere alla guida della squadra rossonera. In crisi di risultati ma anche protagonista di una netta involuzione sul piano del gioco. I numeri inchiodano l’allenatore di Vimercate: un solo punto nelle ultime tre giornate in cui il Foggia ha incassato otto gol segnandone appena uno la dicono lunga su quello che è il momentaccio. In casa Foggia la pesante scoppola di Benevento sembrerebbe comunque aver lasciato il segno ed aperto, contestualmente, una profonda fase di riflessione anche in seno al club. Che ora attende risposte da squadra e tecnico, in assenza delle quali la svolta si renderebbe, sia pure dolorosa, inevitabile. Dentro o fuori, dunque: il Foggia domani ha un solo obbligo, battere il Giugliano e rimettersi in carreggiata. Brambilla è finito sul banco degli imputati anche per quella che è la strada tatticamente intrapresa: il 4-2-3-1 appare indigesto ad una squadra che evidentemente, ad oggi, mal sopporta ed interpreta l’idea di calcio del suo allenatore. Ed è per questo che non è da escludere che, nella serata più delicata, quella di domani, Brambilla non decida di optare per una mediana irrobustita, magari puntando sul 4-3-3. In tal caso in mezzo al campo troverebbero spazio Danzi, Gargiulo e uno tra Tascone e Vezzoni. Incertezze anche in prima linea, dove potrebbe ritrovare spazio dal 1′ Millico. Dubbi che verranno sciolti solo poche ore prima della gara col Giugliano, di scena in uno Zaccheria che sarà più vuoto rispetto alle ultime uscite dei rossoneri: prevendita fiacca dopo gli ultimi risultati che hanno raffreddato l’entusiasmo della piazza.
