Utilizzavano un linguaggio in codice facilmente decifrabile, dove “birre” e “bottigliette d’acqua” stavano ad indicare la richiesta di un preciso tipo di droga. “Calò” non è altro che la via dove avveniva prevalentemente la compravendita di marijuana. “Ma la città di Barletta era divisa in quattro zone” spiegano dalla Questura: in centro era focalizzato lo spaccio di cocaina ed eroina, nei pressi dello stadio Puttili era concentrata la cessione di hashish mentre la zona dei Palazzi Salso era frequentata soprattutto dagli acquirenti di cocaina. Sono 41 le persone, di età compresa tra i 20 e i 35 anni, la maggior parte pregiudicate, finite al centro delle indagini portate avanti per sette mesi dalla Polizia della Bat volte a sgominare una fiorente attività di spaccio di sostanze stupefacenti: 19 sono finite in carcere, 13 ai domiciliari, 3 sottoposte all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e 2 deferite in stato di libertà. Altri 4 soggetti sono stati arrestati in flagranza di reato. Gli incontri per la compravendita della droga avvenivano su appuntamento o nel domicilio dell’acquirente. Lo spaccio si registrava anche di fronte agli istituti scolastici.
INTERVISTA GIANLUCA GENTILUOMO (CAPO SQUADRA MOBILE QUESTURA BAT)
Sequestrati dalla Polizia 1.200 gr hashish, 1 kg di cocaina e 500 gr. di marijuana. Questa notte sono stati eseguiti altri due arresti in flagranza di reato che hanno permesso di rinvenire mezzo chilo di eroina. “L’attività di indagine – spiegano ancora dalla Questura – è stata resa più complicata dall’uso di bici e monopattini elettrici da parte dei soggetti deputati allo spaccio degli stupefacenti
INTERVISTA GIANLUCA GENTILUOMO (CAPO SQUADRA MOBILE QUESTURA BAT)
Tutti gli indagati sono stati sottoposti al cosiddetto Daspo “fuori contesto”
INTERVISTA A MARIANGELA SCIANCALEPORE (VICE DIRIGENTE UFFICIO POLIZIA ANTICRIMINE QUESTURA BAT)