Il Tribunale del Lavoro di Taranto ha riconosciuto il diritto a percepire la pensione anticipata, assieme alle maggiorazioni contributive, ad una impiegata tecnica dell’Arsenale Militare che aveva lavorato anche a bordo di navi in presenza di amianto, che le aveva provocato – secondo quanto accertato da una consulenza – un carcinoma ovarico.
Il giudice monocratico Mirian Fanelli ha condannato l’INPS a pagare in favore della ricorrente oltre 58mila euro a titolo di arretrati, oltre accessori e rivalutazione con le decorrenze di legge.
Alla donna sono stati riconosciuti i benefici pensionistici previsti per il periodo 1993-2003, in aggiunta a quelli già riconosciuti dall’INAIL per il periodo 1979-1992.