Cronaca

San Severo, giallo sulla morte di Lucia Salcone: c’è il sospetto che l’incidente stradale sia stato simulato

Una storia, tragica, che pareva essere catalogata tra i tanti sinistri mortali di un territorio, quello della provincia di Foggia, dove sulle strade continua a scorrere in maniera inesorabile sangue. Una storia che invece ora diventa un giallo e pone davanti un drammatico quesito: la morte di Lucia Salcone è davvero riconducibile ad un incidente stradale o c’è invece un misterioso e clamoroso bluff sul quale ora prova a vederci chiaro la Procura della Repubblica di Foggia? La 47enne di San Severo morì, nella notte tra il 27 e 28 settembre scorsi, perlomeno per quanto ricostruito nell’immediatezza, a causa di un incidente stradale mentre, in compagnia del marito, Ciro Caliendo, l’auto finendo fuori strada sulla provinciale 13 che collega San Severo a Castelnuovo della Daunia, prese poi fuoco, carbonizzando il corpo della povera donna.

Una vicenda passata poi al setaccio dagli investigatori, i quali nel ricostruire la dinamica del sinistro ed in seguito alle dichiarazioni del marito, evidentemente ritenute dagli stessi poco convincenti, hanno cominciato a lavorare su un’altra ipotesi, quella dell’omicidio volontario. Tanto da richiedere l’esame autoptico sul corpo di Lucia Salcone e spiccare un avviso di garanzia a carico di Ciro Caliendo, impegnato nel mondo associazionistico agricolo e con la passione per la politica. Nelle ultime elezioni comunali di San Severo, è stato candidato nella lista Con, che fa riferimento al governatore pugliese Michele Emiliano.

Oggi la procura della Repubblica di Foggia ha conferito l’incarico per eseguire l’autopsia sul corpo di Lucia Salcone, l’esame servirà a stabilire le cause del decesso. Domani invece, sempre la Procura del Tribunale dauno, affiderà quello per eseguire la perizia sul sinistro stradale, con gli investigatori e gli inquirenti chiamati a ricostruire cosa ha causato la morte della donna sanseverese.

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