Si è dimesso dal ruolo di capogruppo di Fratelli d’Italia, il consigliere comunale Gennaro Cefola, in dissidio con il resto del partito sulla strada da percorrere per tornare a ricostruire una maggioranza che negli ultimi mesi si è sempre presentata in aula con numeri precari e molto spesso insufficienti all’approvazione dei provvedimenti in discussione. Questa mattina, proprio per affrontare la crisi amministrativa, si è tenuta una riunione tra i partiti della coalizione di Cannito (senza le liste civiche) a cui hanno preso parte Forza Italia, Lega e Noi Moderati. Non si è presentato all’incontro Fratelli d’Italia e le dimissioni di Cefola fanno trasparire divergenze interne sulla posizione da assumere in particolare nei confronti del gruppo di Forza Italia con cui da tempo il sindaco e i suoi fedelissimi sono entrati in contrasto. Lega e Noi Moderati sono favorevoli ad una riapertura al dialogo con gli ex alleati ed hanno sottoscritto un documento insieme a Forza Italia per provare a far ripartire l’azione amministrativa. Non si è discusso di postazioni in giunta o in Barsa ma si è condivisa l’idea di riprendere un percorso comune con le sole forze politiche che due anni fa hanno portato Cannito alla vittoria. Tra pochi giorni la coalizione tornerà a riunirsi questa volta alla presenza anche delle liste civiche. Ma dirimenti saranno le decisioni che assumeranno i consiglieri di Fratelli d’Italia, al momento divisi tra falchi e colombe. Trovare una quadra non sarà semplice anche perché dietro la coalizione di Cannito si muovono, seppur a fari spenti, il senatore Damiani, l’on. Ventola e i consiglieri regionali Mennea e Tupputi. E le sorti dell’amministrazione appaiono legate a doppio filo con le scelte che in altre sedi si stanno assumendo per l’individuazione dei prossimi candidati alla carica di sindaco e di consigliere regionale (com’è noto in Puglia si andrà al voto il prossimo anno). A Cannito non mancano le postazioni di governo da assegnare utili a ricostruire il quadro amministrativo. Sono scoperti gli assessorati all’Urbanistica e all’Ambiente, oltre alle tre poltrone del cda di Barsa. Resta da capire se i rapporti tra Forza Italia e Fratelli d’Italia, logorati da mesi di critiche ed accuse reciproche, siano ricomponibili o meno. Giovedì in consiglio comunale arriva il bilancio consolidato e i numeri in aula potrebbero mancare nuovamente. C’è tempo sino ad aprile per la sua approvazione ma una soluzione alla crisi amministrativa non è più rimandabile ulteriormente.
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