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Dorval a sinistra ha ritrovato se stesso: una freccia in più nell’arco del Bari

Ritrovarsi tornando alle origini. È la missione che Mehdi Dorval sta portando a termine in questi primi due mesi e mezzo di regular season con la maglia del Bari. Il laterale che a destra aveva fatto vedere ottime cose nel primo anno in B salvo calare vistosamente e rischiare la retrocessione in C con il resto della squadra nella scorsa stagione sta tornando a far vedere tutte le qualità che lo avevano portato all’attenzione di Ciro Polito e Michele Mignani, all’epoca ds e allenatore biancorossi, nell’estate del 2022. Riportato sulla fascia sinistra, quella sulla quale aveva fatto solchi sui campi della Serie D pugliese con Fasano prima e soprattutto Audace Cerignola poi, il 23enne nato a Parigi e che ha toccato anche la maglia dell’Under 23 algerina, ha ripreso a far vedere tutto il suo repertorio: dribbling, sfrontatezza, capacità di saltare l’uomo. Aggiungendo un’attitudine extra: il gol. Ne aveva segnati due – uno con il Bari, uno con il Cerignola – nelle prime 116 partite nel calcio italiano, ne ha firmati due sin qui in nove presenze in campionato. A pagare le spese dei suoi tagli al centro dell’area sono stati il Frosinone alla sesta giornata e il Catanzaro nello scorso weekend. Per Gegè Gerson, bandiera biancorossa negli anni ’90 ospite dell’ultima puntata di Chiacchiere da Bari, la vera sorpresa della stagione 2024/25 è proprio lui.

Lo stesso Moreno Longo gli aveva chiesto prima della sfida al Catanzaro più coraggio negli ultimi 20 metri. Dorval ha risposto con un tocco da attaccante puro per battere Pigliacelli. Le sue prestazioni in estate lo avevano portato a scavalcare Ricci, poi passato al Cosenza, nelle gerarchie dell’allenatore. Una botta presa alla “prima” di Coppa sul campo della Cremonese ne aveva condizionato le prime uscite in campionato fino alla panchina di fine agosto a Genova con la Sampdoria. Dopo la sosta di inizio settembre, ha ripreso a macinare chilometri e idee in corsia. Qualcuno tra i tifosi sui social lo paragona – anche per la folta chioma – a Marcelo, l’ex Real Madrid. Lui è semplicemente Mehdi, il destro che a sinistra ha ritrovato la sua dimensione.

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