Oltre 20 anni di carcere complessivi a carico di quattro esponenti del clan mafioso di Foggia “Moretti-Pellegrino-Lanza”. Sono le condanne inflitte dal Tribunale di Bari nel processo celebrato col rito abbreviato per tre estorsioni e una tentata estorsione ai danni di due fratelli commercianti dei mercati rionali, un privato e un gestore di distributore di carburante, nessuno dei quali si è costituito parte civile. I soggetti destinatari delle condanne sono il 33enne Fabio Bernardo, al quale sono stati inflitti 7 anni e 4 mesi di carcere. Pena di 5 anni e 8 mesi a carico del ventisettenne Andrea Carella. Per Moreno Laviano, figlio di Giuseppe Laviano, vittima di lupara bianca nel 1989, la condanna è di 5 anni e 4 mesi di reclusione. Cinque anni sono stati invece inflitti al quarantenne Alessandro Marasco. Condanne che sono in linea con le richieste della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari. L’inchiesta ricostruì una serie di intimidazioni a carico di un commerciante del mercato rionale, invitato a versare mille euro mensili di racket e di un commerciante di prodotti casalinghi presso i mercati rionali di Foggia, costretto a pagare 5 mila euro al mese di tangente mentre un’altra persona sarebbe stata costretta ad onorare un debito contratto con Alessandro Marasco per consentire il mantenimento in carcere di un suo familiare. Per gli inquirenti la mancanza di collaborazione delle vittime rappresenta un indice inequivocabile della forte capacità intimidatoria della cosiddetta “Società Foggiana”.