Cronaca

BARLETTA | Assembramenti e discoteca a cielo aperto: la second life del parcheggio del centro commerciale

Ricordate i carrelli abbandonati sul lungomare di ponente a Barletta nella notte di San Lorenzo? Ben 55, utilizzati per trasportare alcolici e cibo sulla spiagg ia e lasciati sul posto una volta che avevano esaurito il loro compito. Seguirono un codazzo di polemiche, un comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza chiesto dal sindaco Cannito e la sequela di divieti per il weekend di Ferragosto. Due settimane dopo, ci risiamo. O quasi. Perché questa volta lo scarso rispetto per quiete pubblica e decoro urbano si manifesta in uno spazio che solitamente i carrelli li ospita, il parcheggio di un ipermercato. Siamo in via Trani, dove nello spazio dedicato alle auto del centro commerciale Mongolfiera non è insolito trovare dopo le 23 musica ad alto volume, decine di auto parcheggiate, bottiglie, alcolici e schiamazzi con diversi giovani assembrati. A volte anche 50, ci raccontano gli abitanti di via fratelli ammiragli Casardi e via lido San Giovanni, zona sud di Barletta che porta sul lungomare di levante. Nonostante il centro commerciale chiuda alle 21 e il parcheggio serri i battenti alle 22.30, dopo le 23 al secondo piano del parcheggio del centro commerciale c’è una vera e propria discoteca a cielo aperto. Interpellati, dalla struttura non hanno saputo precisare se i cancelli di accesso ai parcheggi siano stati forzati o meno. I filmati da più prospettive, tutti registrati dopo le 23 tra lunedì 23 e martedì 24 agosto, raccontano di residenti costretti a chiudere in casa per non sentire la musica. I solleciti alle forze dell’ordine ci sono stati ma l’esiguo numero di pattuglie e volanti a disposizione di carabinieri e polizia rende complesso l’intervento se ci sono altre priorità sul territorio. Della serie “se c’è un incidente stradale o una rissa non posso spostare agenti o militari in quella sede”. Nulla di nuovo rispetto alle carenze di organico riconosciute anche davanti al ministro Lamorgese a fine luglio, quando erano state inaugurate la Questura della provincia Bat ad Andria e i Comandi Provinciali dei Carabinieri a Trani e della Guardia di Finanza a Barletta. Risultato? Fino a pochi minuti dalla mezzanotte, quando l’arrivo del servizio di vigilanza – non pervenuto sino a quel momento – dissuade i presenti e li allontana dal parcheggio, la zona è franca, a disposizione di avventori tanto giovani quanto disinteressati dei disagi che causano, che crescono di minuto in minuto accedendo alla struttura da ogni pertugio disponibile. Fino a creare assembramenti, proibiti in epoca Covid, in uno spazio privato. Dopo la figuraccia dei carrelli nella notte di San Lorenzo, a Barletta non si finisce di fare notizia. L’altra volta è stato necessario vedere il sindaco Cannito in versione sceriffo, presente nella serata del 14 agosto a monitorare il rispetto delle regole sul lungomare. La domanda che sorge ora è: Barletta ha davvero bisogno di uno sceriffo 365 giorni all’anno? Lo chiediamo anche a chi, conclusa la sua serata, saluta e strombazza, scambiando un parcheggio privato per una discoteca.

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