Sarebbe evaso dal carcere di Trani perché preoccupato per le condizione di salute di un famigliare e, dopo aver accertato che sta bene, ha deciso di costituirsi. Si aggiungono alcuni dettagli sulla clamorosa evasione di uno dei due detenuti avvenuta giovedì scorso. Questa la motivazione, secondo l’avvocato difensore Massimo Roberto Chiusolo, che questa mattina ha accompagnato il 28enne Giuseppe Antonio De Noja negli uffici della Questura di Bari per consegnarsi spontaneamente agli agenti. Finisce dunque dopo quattro giorni la latitanza del 28enne in carcere per rapida dal 2017. Agli investigatori De Noja ha detto di non voler rilasciare dichiarazioni e, dopo l’arresto in flagranza, è stato trasferito nel carcere di Bari. Nelle prossime ore il pm di turno di Bari Marcello Barbanente chiederà la convalida dell’arresto al gip e poi gli atti saranno trasmessi per competenza alla Procura di Trani, che ha già aperto un fascicolo sull’evasione. Non è escluso che anche l’altro detenuto evaso insieme con De Noja, il 22enne Daniele Arciuli, si costituisca presto. I due avevano approfittato dell’ora d’aria giovedì scorso per eludere la sicurezza e scavalcare il muro di cinta del carcere di Trani e poi far perdere le proprie tracce. Nella casa dove vive la famiglia di Arciuli, a Bari, ieri gli agenti della Squadra mobile hanno eseguito un’altra perquisizione e sentito alcuni parenti. Il difensore del fuggitivo, l’avvocato Giuseppe Buquicchio, in contatto con la famiglia, auspica “che la vicenda arrivi al più presto a soluzione”.
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