Nel luglio dello scorso anno vennero sorpresi dai carabinieri a Montecosaro, nelle Marche, a bordo di due auto rubate: un’Audi A1 appena asportata a Macerata, ed una Ford Fiesta rubata ad Ancona qualche settimana prima. Non si fermarono all’alt dei militari e ingaggiarono un inseguimento terminato con l’abbandono dei mezzi nelle campagne. Il mattino successivo vennero intercettati presso la stazione di Civitanova Marche. A distanza di circa 8 mesi i carabinieri hanno eseguito le misure cautelari nei confronti di cinque soggetti di Cerignola e di età compresa tra i 20 e i 30 anni con precedenti penali. Per quattro di loro è scattato l’arresto, il quinto è stato sottoposto alla misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Fondamentali per le indagini l’analisi delle telecamere di videosorveglianza e delle celle telefoniche dei cellulari degli indagati. Indizi che hanno spinto il gip del Tribunale di Macerata ad emettere i provvedimenti cautelari. Nelle auto abbandonate, inoltre, i carabinieri trovarono arnesi da scasso e strumenti elettronici utili per i furti d’auto sui quali c’erano le loro impronte. Le misure sono state eseguite insieme ai carabinieri di Cerignola che nel frattempo, nell’ultima settimana, hanno alzato il livello dei controlli anche a seguito dei recenti furti d’auto nel Foggiano alcuni dei quali ripresi da telefoni cellulari e diventati virali sul web. Durante un pattugliamento in località Le Torri, i militari hanno sorpreso un 43enne intento a smontare un veicolo che poco prima era stato rubato a Barletta. L’uomo alla vista dei militari ha tentato la fuga a piedi ma è stato raggiunto e arrestato. Aveva con sé un disturbatore di frequenze e attrezzi da scasso. Scattati i domiciliari. In un’altra zona alla periferia di Cerignola, nei pressi della strada provinciale 95, i carabinieri hanno notato movimenti sospetti nei pressi di un capannone. Una volta entrati, hanno scoperto un 28enne ed un 53enne mentre caricavano su quattro furgoni diverse parti meccaniche di autovetture. Oltre duecento i pezzi recuperati e appartenenti a più di 15 autovetture, alcune delle quali di provenienza furtiva. I due sono stati sottoposti a fermo e portati nel carcere di Foggia.