«Mio figlio è stato investito da un pirata della strada che non gli ha prestato soccorso», ma la verità era un’altra. E’ indagato per lesioni personali stradali ai danni del figlio minorenne e per simulazione di reato un 43enne di Andria che la mattina del 12 luglio scorso si era recato in pronto soccorso all’ospedale “Bonomo” con il figlio ferito, a suo dire, da un’automobilista che lo aveva investito mentre attraversava la strada. La gravissima dichiarazione dell’uomo ha fatto scattare immediatamente le indagini da parte degli agenti della Questura di Barletta-Andria-Trani per risalire all’identità del pirata della strada. Ma qualcosa non tornava. I poliziotti, infatti, sin dai primi accertamenti hanno avuto riscontri che smentivano la versione del 43enne. Il giorno dopo i fatti, lo stesso aveva poi fornito agli agenti una ricostruzione dell’accaduto completamente diversa rispetto alla precedente. Ma anche quest’ultima si è rivelata non vera. La svolta finale è arrivata da una telecamera di sorveglianza che ha ripreso cosa fosse accaduto davvero quella mattina. Il bambino viaggiava seduto sul paraurti di un trattore agricolo guidato dal padre a velocità sostenuta, e senza alcuna protezione. Ad un certo punto il giovane è caduto dal mezzo cadendo rovinosamente sull’asfalto rischiando la propria incolumità. Il tutto è avvenuto anche in una zona di Andria diversa rispetto a quella indicata inizialmente dall’uomo. Ora il 43enne dovrà rispondere non solo di lesioni personali stradali ai danni del figlio, ma anche di simulazione di reato. Nei giorni scorsi gli è stato notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari.
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