Immancabili i pugliesi nei cimiteri con piante e fiori da porgere in dono ai propri defunti con 60mila crisantemi acquistati assieme a molti altri fiori e piante Made in Puglia, dai girasoli ai lisantius, dalle sterlizie ai ciclamini, ma il fiore iconico della festa dei defunti resta il crisantemo che varia per colori, dimensioni e altezza, semplice o doppio, bianco ma anche viola, porpora e giallo. Ad affermarlo è la Coldiretti Puglia, in occasione della giornata dei defunti che si festeggia il 2 novembre, una ricorrenza che resta tra le più radicate della tradizione. La Puglia concorre in maniera importante alla produzione di fiori recisi, con il 10% dei crisantemi, il 34% di garofani, il 23% di rose, il 13% di gerbere e il 16% di fresie – afferma Coldiretti Puglia – ma anche specie floricole minori come anemoni (28%), statici (30%) e dalie (38%). Siamo stati all’interno del Cimitero Monumentale di Bari dove Francesco, dello staff fiorista Gianflor, ha confermato l’importanza del crisantemo e di come sia cambiato il modo di acquistare dei cittadini a causa dei rincari energetici e dei costi di produzione e di come le spese per i vivai sono in media raddoppiate.
Incrementi che colpiscono anche gli imballaggi dalla plastica per i vasetti dei fiori al vetro fino alla carta. A lievitare anche le spese di trasporto in un paese come l’Italia dove l’85% delle merci viaggia su gomma.
Il settore florovivaistico in Puglia si sviluppa nel distretto in provincia di Lecce di Taviano e Leverano che si estende anche ai comuni limitrofi e quello della provincia di Bari con al centro della produzione e degli scambi Terlizzi, Canosa, Bisceglie, Molfetta, Ruvo di Puglia e Giovinazzo, e altre realtà aziendali sparse nel resto della regione.