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A Bari la visita del Presidente della Repubblica Mattarella per la celebrazione dell’Unità nazionale e delle Forze Armate. Il Capo di Stato Maggiore della Difesa sull’Ucraina: “Prima o poi le armi dovranno tacere”

È il giorno dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, che per la terza volta dal 2018 si celebra in una città diversa dalla sede tradizionale di Roma. A Bari la visita del Presidente della Repubblica Mattarella, insieme al ministro della difesa Crosetto, ha visto svolgersi prima la cerimonia al Sacrario e poi la parata sul lungomare con il sorvolo delle Frecce tricolori. Annullato invece, a causa del vento, il previsto lancio di paracadutisti. Dal mare, tre navi della Marina militare hanno reso gli onori al capo dello Stato con 21 colpi a salve.

Nella cornice del lungomare di Bari, punteggiato dalle navi e dai mezzi terrestri delle Forze Armate e del Corpo della Guardia di Finanza, si è svolta la cerimonia del 4 novembre, una celebrazione che, come ogni anno, ha lo scopo di far riflettere sulla storia dell’Italia e ricordare il lavoro di chi ha consentito la costruzione della identità nazionale.

La scelta di Bari non è casuale: città lontana dal fronte della Grande Guerra, ma che ha avuto un ruolo importante nel corso del conflitto come polo logistico, industriale e sanitario, ma soprattutto che ha pagato un pesante tributo di sangue con i suoi 1000 caduti.

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