L’obiettivo è chiaro: dare un contributo decisivo alla sanità territoriale partendo da un cardine come è quello della prevenzione. E’ quanto si sta realizzando ormai da diversi anni ma che ha ripreso vigore in questa primavera ad Andria all’interno dell’Ambulatorio Solidale “Noi con Voi” di via Pellegrino Rossi 46 ideato dalla Confraternita di Misericordia che ha stretto ormai da tempo una collaborazione profonda con il CALCIT di Andria. L’incontro di diverse progettualità che hanno fatto rete per consentire attraverso il ruolo del volontariato di dare un contributo concreto e tangibile alla collettività.
«Il momento storico ci racconta una reale difficoltà dell’accesso di tanti pazienti per le visite, ma che possono essere anche controlli di routine e quindi diciamo dare questa possibilità a tanta gente che tra il consultorio oppure gli ospedali non riesce ad avere la possibilità di effettuare visite di routine, beh questa è una grande cosa. Io ho sempre voluto cercarmi un piccolo posticino per poter dare il mio contributo e finalmente siamo riusciti ad ottenerlo». Parole della Dr.ssa Rosanna Suriano, uno dei medici volontari dell’ambulatorio solidale, che sta effettuando le visite ginecologiche. Ma oggi impegnati anche i medici della clinica dermatologica dell’Università di Bari diretta dal Prof. Paolo Romita per il “controllo nei” oltre al dr. Francesco Nemore che dedicherà diverse giornate specifiche all’ecografia mammaria per donne tra i 18 ed i 35 anni.
«Da anni portiamo avanti ormai questa progettualità che prevede appunto gli screening in cui adesso abbiamo implementato anche altre specialità – dice il dr. Nicola Mariano – Quindi se l’anno scorso ci siamo occupati di controllo dei nei, quest’anno ci occuperemo anche di ecografia mammaria dedicata ad una fascia particolare di età, alle donne comprese fra i 18 e i 35 anni, a cui si aggiungono anche le visite ginecologiche e prossimamente anche i pap test. Quindi produciamo salute attraverso gli screening. Lo scopo è anche quello di intervenire nelle problematiche della sanità territoriale, cercando e contribuendo per esempio all’abbattimento delle liste di attesa». Il direttore sanitario della struttura, accreditata anche dalla ASL BT, nonchè presidente del Calcit il dr. Nicola Mariano spiega come l’associazione che da oltre 40 anni si occupa di malati oncologici abbia da tempo scelto di lavorare sulla prevenzione unico modo per affrontare a monte i problemi sanitari.
«La programmazione della prevenzione è partita dagli istituti scolastici comprensivi di Andria, in cui stiamo operando da circa tre anni e ovviamente tutto rientra nel discorso prevenzione, che si aggiunge alla progettualità sulla assistenza ai malati oncologici del Calcit», conclude il dr. Mariano.
Migliaia le visite già svolte in questi anni con un’accelerata del progetto negli ultimi tempi. In questa primavera saranno molteplici gli appuntamenti con “Andriainsalute” per uno dei progetti da spiegare con grande orgoglio da parte della Misericordia di Andria da 33 anni al servizio della comunità. «Questo punto è un orgoglio per la Misericordia di Andria che da un po’ di anni porta avanti e soprattutto per la rete che si è venuta a formare – dice Angela Vurchio, Governatrice della Misericordia di Andria – sia con le associazioni che con noi collaborano e soprattutto con la disponibilità di medici che volontariamente vengono a dare il loro contributo. Quindi questo per noi è un onore, non possiamo fare altro che ringraziare tutti, perché è un lavoro di squadra, volontari, medici e associazioni, nella rete ci abbiamo sempre creduto e dobbiamo dire che con questo progetto prosegue».
Una rete che prevede per queste giornate anche la collaborazione di altre associazioni come il “Raggio verde” e “Fiori d’acciaio”. Per far funzionare l’attività solidale come quella anche dell’emporio serve però immaginare anche per esempio l’idea della visita sospesa o della spesa sospesa. «Noi vorremmo spingere chi ha la possibilità di contribuire – spiega ancora Angela Vurchio, Governatrice della Misericordia di Andria – perché è vero che i medici sono volontari, però l’ambulatorio si deve sostenere sia di attrezzature, spese di locazione, utenze. Quindi un piccolo contributo perché il progetto è veramente importante, gli utenti sono tanti, oggi l’ambulatorio è pieno, in queste giornate ancora di più sono già in lista altre persone che non sono riuscite a prenotare in questi giorni, quindi la cittadinanza è invitata a collaborare a questa solidarietà».