Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia (Sezioni Unite) lo scorso 4 settembre ha pronunciato ordinanza sul caso dell’Antenna di Via Scipione L’Africano, accogliendo il ricorso presentato da Wind Tre s.p.a. contro comune di Andria per l’annullamento del provvedimento del 26 luglio scorso, con cui l’ente ha ordinato la sospensione temporanea del funzionamento dell’impianto. Il comune di Andria aveva stoppato eventuali nuove attività nel cantiere perchè ha affermato la necessità del previo assenso edilizio.
Due le motivazioni addotte alla base della decisione: in primis il TAR ritiene che per le infrastrutture in materia di telefonia mobile è sufficiente un titolo unico autorizzativo, al fine di snellire e semplificare il procedimento; in secondo luogo ha ribadito come i profili connessi ai pericoli di inquinamento elettromagnetico siano stati oggetto di valutazione dell’Arpa Puglia, che risulta aver eseguito “misure di campo elettrico di fondo in data 4 agosto 2022 verificando il rispetto dei limiti, valori di attenzione e obiettivi di qualità previsti dalla normativa vigente a tutela della popolazione dall’esposizione ai campi elettromagnetici, ivi compresi i ricettori sensibili” (Scuola secondaria di I grado “Salvemini”).
Secondo il TAR il provvedimento dell’ente comunale può costituire un pericolo di pregiudizio grave ed irreparabile per la società ricorrente, pregiudicando altresì i livelli sufficienti di qualità del servizio pubblico di telefonia: per questi motivi ha accolto il ricorso annulando il provvedimento emesso dal Comune di Andria.
«Certamente impugneremo questa decisione – ha detto in una nota l’assessore alla Qualità della Vita Savino Losappio – Il provvedimento da noi emesso teneva conto dell’impatto urbanistico e ambientale dell’antenna a ridosso delle abitazioni in via Scipione e la vicinanza ai luoghi sensibili».
Il TAR ha anche fissato la trattazione di merito del ricorso il prossimo 11 febbraio 2025.