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ASL BT, accordo con i sindacati su nuovi incarichi organizzativi e professionali: «Svolta epocale». Ma non firma la CGIL: «Scelte peggiorano qualità dell’assistenza»

E’ stato sottoscritto ieri una accordo tra parte delle sigle sindacali e la ASL BT per il conferimento di nuovi incarichi organizzativi e professionali del comparto sanità dunque non solo per i medici ma anche per infermieri e OSS. Sono nello specifico, infatti, FIALS, Nursing Up, CISL e Nursind i sindacati che hanno sottoscritto con la ASL BT l’accordo. Diversi i punti toccati nel documento di cui si dice particolarmente soddisfatta in una nota la Rappresentanza Sindacale Unitaria che ha però perso la CGIL. Il sindacato confederale ha deciso di non firmare l’accordo contestando aspramente le scelte dell’azienda sanitaria.

Nello specifico comunque per il comparto sanità sono stati previsti 59 incarichi di funzione organizzativa, 103 incarichi di funzione professionale e 15 incarichi per gli operatori sanitari. Per il comparto PTA (professionale, tecnica e amministrativa) sono stati previsti 12 incarichi organizzativi e 31 professionali per funzionari, 4 per gli assistenti e 2 per gli operatori. Secondo la direttrice sanitaria della ASL Tiziana Dimatteo questo accordo è funzionale alla nuova organizzazione aziendale. Per i sindacati firmatari si tratta di svolta epocale mentre per la CGIL le scelte dell’azienda porteranno a conseguenze di natura organizzativa e strutturale con una ricaduta sulla qualità dell’assistenza.

Proprio la CGIL ha voluto rimarcare la sua contrarietà all’accordo sottolineando come sia incomprensibile il «ridimensionamento di alcune unità operative come l’angiografia del Bonomo di Andria che comporterà sicuramente un abbassamento della qualità dell’assistenza», spiegano dal sindacato oltre alla non valorizzazione per il personale dei distretti ed il mancato potenziamento dell’assistenza territoriale. Si parla anche di cancellazione dell’incarico organizzativo della Radiologia Territoriale del PTA di Trani. Di tutt’altro tenore la nota di commento dei sindacati firmatari che parlano di «piena valorizzazione delle professionalità esistenti premiando quanti quotidianamente lavorano con impegno e dedizione per migliorare il sistema sanitario.

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