Con lo slogan ‘Mamma è ora di dare battaglia’, ‘Mamma sei sicura che quello che mangiano i tuoi figli non contenga schifezze’, gli agricoltori di Coldiretti continuano il presidio davanti al Varco della Vittoria del porto di Bari contro le importazioni di grano dall’estero, dopo i controlli delle forze dell’ordine sulla nave Alma, battente bandiera maltese, carica di 26mila tonnellate di grano di origine turca, che secondo informazioni circolate sin dalla settimana scorsa era stata già respinta dalla Tunisia. Ad incontrare gli agricoltori anche il ministro dell’agricoltura Francesco Lollobrigida che alla domanda se la nave Alma sarà respinta ha spiegato come l’obiettivo sia controllare quello che arriva e che viene utilizzato, senza però diventare una nazione che chiude i propri confini. “Il presupposto per far sbarcare qualsiasi prodotto è che il prodotto sia sano, continua il ministro, spiegando come l’azione di questi giorni delle autorità competenti è un’azione amministrativa che sarà puntuale: al momento non si evidenziano questioni di carattere penale, ma dal punto di vista amministrativo chi arriva in Italia e porta prodotti mal conservati, quei prodotti se li vedrà sequestrati e verranno distrutti o rinviati a chi li ha mandati”, conclude Lollobrigida. Nell’ultimo anno è scoppiato in Italia oltre un allarme alimentare al giorno con ben 422 allerte che hanno riguardato prodotti stranieri per la presenza di residui di pesticidi vietati in Italia, micotossine, metalli pesanti, inquinanti microbiologici, diossine o additivi e coloranti, in aumento del 42% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e in quasi 6 casi su 10 si tratta di prodotti provenienti da paesi Extra Ue. È quanto afferma Coldiretti Puglia su dati Rasff, diffusi in occasione della mobilitazione degli agricoltori che stanno presidiando il porto di Bari contro l’invasione di grano straniero, utilizzato per fare pasta e pane made in Italy.