Dal Sudafrica in Puglia per una ricostruzione alla mammella necessaria dopo una mastectomia. È la storia di una donna di 50 anni, sudafricana, Natalie Venter, operatasi per un tumore al seno nel Regno Unito, pagando 50mila sterline, ma con successivi esiti di chirurgia estetica non soddisfacenti. Per puro caso, nel corso di un suo viaggio in Puglia, ad Ostuni, ha incontrato il dottor Ressa dell’Istituto Tumori Giovanni Paolo II di Bari, guidato dal direttore generale Alessandro Delle Donne, e si è resa conto dei benefici che il Servizio Sanitario Nazionale Italiano offre: in Italia, infatti, l’intervento di ricostruzione a seguito di tumore al seno rientra nei Lea, i livelli essenziali di assistenza che il sistema sanitario offre, quindi è gratuito. Un esempio, dunque, di come la sanità pubblica pugliese sia stata più efficiente di quella privata inglese, anche in termini di liste d’attesa. Per l’intervento è stato utilizzato tessuto adiposo recuperato da addome e coscia.