“Non possiamo permettere che il consorzio collassi”. Con questo monito scendono in piazza a Bari, davanti alla Presidenza della Regione Puglia, i lavoratori del Consorzio di Bonifica Centro Sud Puglia. Il Consorzio, operativo dal 1° gennaio 2024, subentrato ai 4 soppressi consorzi di Ugento Nardò Taranto e Bari, responsabile della gestione di un’estesa rete di canali irrigui e di scolo, si trova a fronteggiare una grave carenza di personale. A causa di numerosi pensionamenti e ritardi nelle procedure di assunzione, l’organico si è ridotto drasticamente, spiega Dino Salvato, Segretario Generale della Filbi-Uil, compromettendo la capacità del consorzio di garantire i servizi essenziali agli agricoltori. Il rischio è quello di mettere in ginocchio un intero e importantissimo settore in Puglia: l’agricoltura, causando un aumento del rischio idrogeologico, danni all’agricoltura e un impatto negativo sull’ambiente.
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