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Barletta, dopo la sparatoria chiuso il braccio di Levante con una recinzione. Cannito: “Non siamo riusciti ad averne la gestione”

Sta suscitando polemiche la chiusura del braccio di Levante a Barletta, disposta per la prima volta con una barriera fisica dalla Capitaneria di Porto, che ne ha la gestione. Un luogo storico per i barlettani, frequentato da oltre un secolo per passeggiate, nuoto e attività sportive, al quale la comunità è particolarmente legata, anche per averne contribuito alla costruzione. La segnaletica all’ingresso ricordava già da tempo il divieto di accesso, ma la prescrizione era stata sempre aggirata. A spingere verso la decisione drastica – ha spiegato il sindaco Cosimo Cannito – sarebbe stata la sparatoria del 4 luglio scorso, in cui rimase ferito un trentenne pregiudicato.

INTERVISTA A MINO CANNITO (SINDACO DI BARLETTA)

Il provvedimento di interdizione impedisce anche la fruizione del trabucco, ricostruito e destinato a diventare museo diffuso del mare. Più volte in passato si era discusso del possibile passaggio del molo di Levante sotto la gestione comunale, ma l’ipotesi non si è mai concretizzata.

INTERVISTA A MINO CANNITO (SINDACO DI BARLETTA)

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