Due figlie, quattro nipoti ed otto pronipoti. Saranno tutti presenti domenica per festeggiare i 100 anni di Teodoro Dibenedetto, ferroviere classe 1925, ultimo testimone oculare del crollo di via Canosa avvenuto a Barletta il 16 settembre 1959, la più grave tragedia della malaedilizia del secondo dopoguerra mai accaduta in Italia, in cui persero la vita 58 persone sotto le macerie di una palazzina. Un ricordo che il tempo e la veneranda età non hanno scalfito. Teodoro Dibenedetto aveva appena disposto il segnale di partenza per il treno che da Barletta si dirigeva a Foggia alle ore 6:46 del mattino.
INTERVISTA A TEODORO DIBENEDETTO
I ricordi affiorano uno dopo l’altro in un racconto di straordinaria intensità: indimenticabile – racconta Teodoro – l’ultimo saluto ad un collega che smontava dal servizio ignaro di andare incontro alla morte insieme alla sua famiglia
INTERVISTA A TEODORO DIBENEDETTO
Teodoro Dibenedetto ha partecipato sempre con grande emozione, e sino a quando ha potuto, alle cerimonie in ricordo della tragedia organizzate ogni anno dal gruppo di lavoro che riunisce i parenti delle vittime.
INTERVISTA A TEODORO DIBENEDETTO