Un ricordo che non può svanire, un dolore che rimane immutato nel tempo per familiari ed amici. Sono trascorsi 50 anni dal sacrificio estremo di Giuseppe Marchisella, l’agente di pubblica sicurezza ucciso da una raffica di mitra il 22 febbraio del 1975 nel corso di una rapina all’ufficio postale di piazza Caprettari, a Roma. Una tragedia che sconvolse la compagna e promessa sposa Clara Calabrese, incinta del loro bambino, che pochi giorni dopo si lanciò dal quarto piano della sua abitazione. Sono sepolti insieme nel cimitero di Barletta, dove questa mattina si è tenuta una breve cerimonia organizzata dalla Questura per ricordare due vite legate indissolubilmente anche dopo la morte.
INTERVISTA AD ALFREDO FABBROCINI (QUESTORE BAT)
Dolore e commozione sono ancora vivi nelle parole della sorella di Marchisella che ha chiesto un minuto di raccoglimento per rendere omaggio al sacrificio di Giuseppe e Clara.
DICHIARAZIONE DI FRANCESCA MARCHISELLA (SORELLA DI GIUSEPPE MARCHISELLA)