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Barletta, medaglie d’onore agli internati militari deportati nei lager nazisti: ricordato il sacrificio di Giuseppe Binetti, Vincenzo Frisari e Michele Di Palma

Nel settembre del 1943 il regime nazista decise di cambiare lo status giuridico dei soldati italiani catturati, trasformandoli da prigionieri di guerra in “internati militari”. Una scelta che li privò di ogni tutela prevista dalle convenzioni internazionali, trasformandoli in forza lavoro al servizio della macchina bellica tedesca. Furono 650mila i militari italiani che dissero “no” alla collaborazione con il nazifascismo. Deportati nei campi di concentramento del Terzo Reich, 50mila di loro non fecero più ritorno. Quest’anno, per onorare il loro sacrificio, il Parlamento ha istituito la Giornata dell’internato militare italiano, celebrata anche a Barletta con una cerimonia organizzata dalla Prefettura, ospitata nel liceo scientifico “Carlo Cafiero”.

Nel corso dell’evento sono state consegnate le medaglie d’onore alla memoria di tre cittadini del territorio, internati nei lager nazisti. Tra loro, il barlettano Giuseppe Binetti, arruolato a soli 18 anni, riuscito a tornare in Italia dopo la prigionia.

Diverso il destino di Vincenzo Frisari, originario di Bisceglie: a 27 anni tentò la fuga dal campo in cui era detenuto, ma fu catturato, costretto a scavarsi la fossa con le proprie mani e infine fucilato dai tedeschi.

Più fortunato l’andriese Michele Di Palma, appena 19enne all’epoca: si trovava a Mantova, insieme ad altre migliaia di soldati italiano, quando i nazisti chiesero di collaborare.

INTERVISTA A RITA E CATERINA DI PALMA (FIGLIE DI MICHELE DI PALMA)

Una giornata dal forte valore educativo, pensata per trasmettere alle nuove generazioni la memoria di uomini semplici ma coraggiosi che, con il loro rifiuto, scelsero la dignità e la libertà.

INTERVISTA A SILVANA D’AGOSTINO (PREFETTO BAT)

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