Ricordare un figlio di Barletta, decorato con due Medaglie d’Argento al Valor Militare di cui una alla Memoria dopo aver perso la vita per la patria nel novembre 1935 ad Hamanlei in Somalia. E’ l’obiettivo dell’iniziativa ideata e realizzata dalle associazioni Mutilati e Invalidi di Guerra e Combattenti e Reduci, con la scopritura di una targa celebrativa andata in scena martedì mattina in corso Vittorio Emanuele 137, sede dell’abitazione della famiglia Musti. L’emozione di Ruggiero Graziano, presidente delle due associazioni.
L’evento è stato anche l’occasione per raccontare la storia del Tenente Musti, dalla nascita a Barletta a luglio del 1903 al suo arrivo in Africa e alla sua morte in combattimento. Un esempio paradigmatico di strumento di pace e per rafforzare i valori democratici e di libertà. A scoprire la targa, emozionata, la nipote Anna Musti.
All’evento hanno partecipato anche il sindaco Mino Cannito, esponenti dell’archivio di stato e delle associazioni combattentistiche e d’arma, e una delegazione di alunni della scuola Musti. Proprio l’istituto scolastico sarà al centro della prossima iniziativa, un convegno sul Tenente Musti nella sala rossa del Castello Svevo, in sospeso fin dal marzo 2020 e rimandato a data da destinarsi causa Covid.