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Bisceglie, convegno sul responsabile safeguarding nelle società sportive: l’obiettivo è prevenire ogni forma di abuso o discriminazione

Una figura divenuta obbligatoria per legge anche in Italia, soprattutto per le associazioni sportive dilettantistiche, fondamentale per garantire che gli ambienti frequentati da soggetti vulnerabili siano sicuri, inclusivi e liberi da qualsiasi forma di abuso, violenza o discriminazione. Parliamo del responsabile safeguarding, il cui ruolo è stato al centro dell’incontro di ieri a Palazzo Tupputi, a Bisceglie, nell’ambito del ciclo di appuntamenti – uno per provincia – promosso dal Coni Puglia, con la qualificata presenza dei docenti della Scuola Regionale della Sport.

Tra i relatori, oltre allo stesso Giliberto e al delegato provinciale Bat del Coni Antonio Rutigliano, anche gli avvocati Gaetano Pontrelli, che si è occupato del tema della tutela del minore, e Ilaria Tornesello, soffermatasi proprio sulla figura del safeguarding officer e dell’insieme di misure, procedure e responsabilità volte a proteggere i minori e le persone vulnerabili all’interno delle realtà sportive. 

L’articolata norma assegna quindi al responsabile safeguarding compiti di prevenzione, gestione delle segnalazioni, promozione di un ambiente sportivo sicuro, al fine di scongiurare episodi poco edificanti come quelli registratisi nel recente passato, alcuni dei quali nella stessa Bat.

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