Non sbagliano gli organizzatori del Gruppo Scout Bisceglie nel definire la Sagra delle Grotte di Santa Croce “l’occasione buona per vedere quello che da sempre esiste e che forse mai avete visto”. Perché la sensazione, a dispetto dei migliaia di visitatori, biscegliesi e turisti, accorsi nelle precedenti edizioni, è che un sito archeologico di così notevole rilevanza, in cui ha dimorato l’uomo del Paleolitico medio e del Neolitico, meriti una conoscenza e una diffusione ancor più ampia.
Ieri al via l’edizione numero 26 della sagra, che sarà aperta tutti i giorni fino al 25 agosto dalle ore 17 alle 23, grazie all’entusiastico e generoso impegno degli Scout diretti da Mimmo Rana, che dagli anni Novanta gestisce e si occupa della valorizzazione delle grotte scoperte nel 1934 da Francesco Saverio Majellaro.
La serata inaugurale è stata incentrata sulla presentazione di un interessante volume intitolato “Il Giardino di Santa Croce” che raccoglie 160 specie di macchia mediterranea catalogate grazie al meticoloso lavoro del naturalista Pasquale Perruccio.
Durante l’incontro, a cui hanno preso parte anche i referenti di Italia Nostra, è stato rimarcato il ruolo degli stessi Scout nel lavoro sinergico per il costituendo Parco Regionale di Lama Santa Croce. La rassegna è patrocinata dal Comune di Bisceglie, rappresentato ieri dall’assessore alla cultura Emilia Tota.