Una prima nazionale ed una regionale hanno caratterizzato il giovedì sera del Festival Internazionale Castel dei Mondi di Andria. Ad una settimana dall’inizio della kermesse teatrale, spazio alle prime vere e proprie rappresentazioni, parte integrante del programma della manifestazione, accanto a workshop, mostre d’arte ed installazioni.
A rompere il ghiaccio è stata la prima regionale dello spettacolo dal titolo “Il Terzo Reich”, andato in scena nella splendida location di Castel del Monte, in una doppia replica (ore 20.30 e 22) prevista anche questa sera.
Dopo la breve performance di una figura femminile, che si esibisce nella penombra in una sorta di danza rituale, prende vita l’installazione. Sul muro vengono proiettati dei sostantivi: a ciascuno corrisponde un suono e un flash di luce sprigionato dalle lettere bianche che si stagliano sullo sfondo. Aumenta vorticosamente il ritmo della proiezione e del suono e così inizia a sfuggirci la netta distinzione delle singole parole, sparate come una mitragliatrice, simbolo di una comunicazione violenta e prevaricatrice.
È stato invece il teatrino San Francesco ad ospitare alle ore 21.15 la prima nazionale de “La simpatia di tutte le cose”, dell’attore e regista teatrale andriese Michele Sinisi, presenza costante sul palcoscenico del Festival. Tutto parte dal ricordo di una lezione di scienze in cui si affronta il tema delle qualità dei liquidi di stare assieme: la simpatia. Alla lezione di scienze si alternano aneddoti di vita vissuta. La classe percepisce l’occasione di un’esperienza che, grazie alle relazioni tra le persone, apre ad una visione nuova.
Nel programma della serata spazio anche al reading di “Fantasmi-Bastianazzo”, a cura di Antonio Memeo e i Seriomici. Spettacolo costruito su un ciclo di drammaturgie di Michele Santeramo e dedicata a personaggi della letteratura e del teatro. Un lavoro che conclude un laboratorio teatrale cominciato lo scorso 28 settembre.
Il reading è in programma anche questa sera, alle 20.30 alla casa di accoglienza “Santa Maria Goretti.
INTERVISTA:
Antonio Memeo – attore