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Castel del Monte e quella sensazione di grande incompiuto: senza luce, senza bagni e senza strategie

Parlare di Castel del Monte diventa ogni anno che passa sempre più complicato. E la difficoltà nel parlarne nasce soprattutto dalla consapevolezza che chi vive questo territorio non riesce a spiegarsi il perché di “non scelte” che lasciano il maniero federiciano nel limbo della grande incompiuta. Vorrei ma non posso, meraviglia e degrado, osannato e sproloquiato. Una sensazione di impotenza che esplode in un anno in cui la grande ripresa del turismo in Italia ed in particolare in Puglia, dopo gli anni difficili del Covid, avrebbe consigliato scelte coraggiose e di prospettiva ma che mancano sostanzialmente dal 1996 e cioè da quando il Castel del Monte è diventato, paradossalmente, patrimonio dell’umanità grazie all’UNESCO.

Un riconoscimento che oggi, ancor di più di ieri, appare sulla carta nonostante i timidi tentativi di ricucire uno strappo con il territorio divenuto sempre più ampio. Ai lunghi lavori di realizzazione dei camminamenti nella pineta grazie ad un progetto finanziato molti anni fa e che solo oggi vede la luce fa da contraltare la mancanza di luce nel vero senso della parola. Stasera ci sarà un evento importante come quello del maestro Piovani che impreziosisce una poverissima estate sul territorio di Andria e men che meno a Castel del Monte. Ma sarebbe interessante capire come si potrà arrivare a piedi sulla collina del maniero. Fortunatamente sarà aperto il parcheggio alla base del castello e ci saranno delle navette ma se un andriese volesse godersi la meraviglia di una passeggiata lo dovrebbe fare completamente al buio dal parcheggio sino all’ultimo tratto di strada.

Sempre spenti i fari presenti sulla statale di gestione ANAS. Sono stati spenti per tutta l’estate in vero segno di beffa. La situazione è sempre quella: dopo il tramonto il maniero federiciano non è sostanzialmente raggiungibile a piedi e di conseguenza è necessario salire con l’auto senza, peraltro, avere la possibilità di parcheggio se non sulla provinciale. Tra le altre cose è in vigore un divieto di transito. Alle polemiche futili di questi giorni per il concerto di Piovani che, invece, impreziosirà una location così meravigliosa, preferiamo riportare come sempre i fatti: a Castel del Monte continuano a non esserci dei bagni degni per un monumento Unesco. Non si sa che fine abbiano fatto i lavori che avrebbero dovuto finalmente far interrompere l’uso di quei bagni mobili della Protezione Civile. Non è quasi mai in funzione il punto di informazioni turistiche, non ci sono spazi di nessun genere per chi vuole trascorrere delle serate all’aria aperta, l’illuminazione attorno al maniero peggiora di anno in anno. Una delle cose che si sarebbe dovuto imparare dalla meraviglia realizzata dalla maison Gucci è proprio come si valorizza un bene attraverso la luce.

Nulla di tutto questo è stato realizzato. Gli investimenti attorno a Castel del Monte, di conseguenza, latitano ed una terra che dovrebbe rappresentare un fiore all’occhiello per tutti resta sempre più dimessa ed abbandonata al suo triste destino. Istituire una vera cabina di regia che lavori per risolvere tempestivamente le problematiche della area di Castel del Monte dovrebbe essere una assoluta priorità.

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