Solo domenica scorsa, secondo i dati forniti dalla Direzione dei Musei di Puglia, all’interno di Castel del Monte sono transitate 1500 persone. Secondo museo più visitato in regione dopo l’exploit del Mar.Ta di Taranto con i nuovi ed importanti allestimenti. La bella stagione si avvicina rapidamente e nel maniero federiciano tornano ad affacciarsi migliaia di turisti settimanalmente. Ma i problemi che denunciamo da tempo restano tutti perfettamente al loro posto anche se c’è una novità di rilievo. Sono cominciati, infatti, i lavori di sistemazione dei bagni e di abbattimento delle barriere architettoniche.
Lavori affidati lo scorso ottobre ad una ditta della provincia di Potenza per un importo di poco superiore ai 200mila euro e che dovrebbero terminare entro aprile almeno da cronoprogramma iniziale anche se in questi giorni non ci sono operai sul cantiere. Lavori per cui la Direzione Regionale dei Musei di Puglia ha posto il carattere d’urgenza solo il 20 ottobre dello scorso anno con “l’attestazione delle difficili condizioni ambientali e tecniche dei servizi igienici chimici, che attualmente sono gli unici utilizzabili e che si presentano in uno stato significativo di logoramento e malfunzionamento, tant’è che sono quotidianamente sottoposti a interventi di ripristino della funzionalità con modalità di emergenza”. Dopo le tante e molteplici segnalazioni fatte anche da noi, messe poi nero su bianco sia dalla Direttrice del Castel del Monte con una lettera il 14 ottobre e sia il 21 ottobre dalla stessa Protezione Civile che da ormai diversi anni ha messo a disposizione quei bagni chimici, sono stati aggiudicati i lavori il 28 ottobre scorso. Una procedura rapidissima che ha permesso quantomeno l’inizio dei lavori anche perché, come scrive la Direzione dei Musei di Puglia nell’aggiudicazione, c’è “l’obbligo di prevenire il rischio di insorgenza di un pericolo di danno grave igienico–sanitario per i visitatori del sito di Castel del Monte”. Meglio tardi che mai anche se ora si spera che per la stagione più calda e piena di visitatori quello scempio sia finalmente eliminato.
Restano però tanti altri i problemi. L’infopoint allestito diversi anni fa resta praticamente quasi sempre chiuso anche se si spera che per la bella stagione, in collaborazione con il GAL, possa finalmente essere rilanciato. L’incuria regna comunque sovrana con cestini divelti così come parte dell’illuminazione bassa. Ci sono anche sparsi qua e là dei rifiuti mai raccolti mentre su diverse importanti bifore del Castello sono state applicate delle puntellature per evitare che ci fossero dei danni. Così come su tutto il perimetro delle mura con delle retine per evitare lo sgretolamento della pietra, segno evidente che il Castello ha bisogno di una importante opera manutentiva. Per non parlare della scalinata d’ingresso alla cui base ormai si nota in modo evidente il cambio di colore della pietra divenuta nera a causa di infiltrazioni d’acqua. Capitolo a parte merita la Pineta che cinge Castel del Monte. Pineta affidata temporaneamente al Parco Nazionale dell’Alta Murgia che nelle prossime settimane dovrebbe avviare un importante progetto di manutenzione straordinaria la cui urgenza è estrema. Insomma siamo ancora all’anno zero dell’accoglienza turistica con ancora una mancanza di coordinamento ed interventi importanti sul maniero federiciano che rischia di far saltare nuovamente la stagione più proficua dell’anno per cui il Castello non è minimamente pronto.